Pesca della Trota
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Gli accessori per la pesca della trota nei laghetti sportivi
Vediamo di seguito una serie di accessori utili per la pesca della trota nei laghetti sportivi
Denominazione | Immagine | Utilizzo |
Bombarde: una premessa da fare è che le bombarde non sono tutte uguali. Variano per disegno, dimensione e soprattutto indice di affondamento. Particolarmente importante è quest'ultimo fattore. L'indice di affondamento ci dice molto sulla velocità con la qual la bombarda tenderà ad affondare determinando un comportamento molto diverso dell'esca in acqua. Ora, premesso che nell'azione tipica di pesca con la bombarda si usa sondare le fasce d'acqua. In pratica si lancia, un prima volta, si conta ad esempio fino a 2 e si recupera. Si eseguono alcuni tentativi in questa fascia d'acqua poi, se non si hanno attacchi, si passa alla fascia d'acqua successiva. Si lancia, si conta, ad esempio fino a 4, e si prosegue come sopra. Si ripete questa operazione fin quando non abbiamo ricevuto attacchi arrivando, in particolare nei mesi estivi, fino al fondo (con il riscaldarsi dell'acqua le trote tendono a posizionarsi sul fondo). Detto questo, quindi, anche se non siamo in grado di associare da subito una velocità di affondamento in base all'indice della bombarda, eseguendo le operazioni dette sopra si vorrà poco tempo a prendere confidenza con la bombarda e ad utilizzarla al meglio. |
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Bombarda | Come specificato nelle premesse si utilizza per la pesca a recupero ma può essere utilizzata anche per la pesca da fermo sul fondo. Altro modello di bombarda |
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Bombarda | ||
Bombarda | ||
Bombarda | ||
Bombarda | ||
Galleggianti: Una premessa importante da fare in relazione ai galleggianti nella pesca alla trota nei laghetti è che questa specie, a differenza di molte altre, non è molto sensibile alla resistenza del galleggiante. Il modo di abboccare della trota è veloce, quasi indifferente alla resistenza derivante dal galleggiante per cui non abbiamo il problema di dovere selezionare galleggianti particolari (come ad esempio accade nella pesca delle tinche piuttosto che delle spigole). La scelta del modello è più in relazione all'uso che se ne vuole fare ed alle esigenze di lancio. | ||
Galleggiante a pera | Classico galleggiante a pera. Probabilmente il modello più utilizzato. La sua peculiarità risiede nel fatto che avendo la parte di maggior volume nella parte alta risulta molto efficace nella pesca a recupero accompagnata dalla classica "tremarella" in quanto la sua forma amplifica l'effetto sull'acqua rendendolo maggiormente percepibile dalla trota. | |
Galleggiante a goccia | Classico galleggiante a goccia. Può essere utilizzato soprattutto quando non si richiedono piombature importanti. | |
Galleggiante a pera allungata | Questo galleggiante può essere particolarmente indicato nella pesca a recupero con tremarella. La sua lunghezza infatti consente di imprimere un movimento all'esca particolarmente accattivante. La sua lunghezza ad ogni colpo di tremarella tende a dare un movimento saltellato e più esteso rispetto agli altri. | |
Galleggiante a pera allungata | Valgono le considerazioni fatte per il precedente. | |
Galleggiante a uovo | Anche questo è particolarmente interessante nella pesca a recupero. In questo caso per il controllo più diretto che ci consente di attuare sull'esca. | |
Le girelle: nella pesca alla trota in lago un posto di rilievo lo ricopre la girella tripla. Dato che tutti i terminali che andremo a preparare saranno utilizzabili sia da fermo che a recupero la girella tripla costituisce sempre la soluzione da adottare. | ||
Girella Tripla | ||
Piombi e Vetrini: Parlando di sistemi di affondamento diciamo "puri" (cioè a differenza delle bombarde senza alterazioni del grado di affondamento) nella pesca alla trota in lago abbiamo varie opzioni a disposizione ma le principali sono quelle sotto riportate. | ||
Piombi anti incaglio | Particolarmente utili nel caso di laghi con fondali che presentano buche, rocce, rami, etc. Non eliminano il rischio di incaglio ma consentono molto spesso di disincagliare senza perdere la lenza. Oltre quanto detto possono essere utilizzati a recupero con il sistema del cosiddetto "saltarello". In pratica per questi piombi vale quanto detto per il galleggiante a pera allungato. La lunghezza dell'asticella imprime all'esca un movimento saltellato particolarmente accattivante per la trota. | |
Piombi vari | Piombi di ogni forma e per ogni esigenza. Le differenze tra l'uno e l'altro sono veramente minimali, è più una questione di scelta personale che di vera differenza ed efficacia in azione di pesca. Eccezion fatta per il "saltarello" di cui si è detto sopra. | |
Vetrino | Il vetrino è un sistema di affondamento che in luogo del piombo utilizza il vetro. in teoria la sua utilità dovrebbe essere determinata dalla sua ridotta visibilità in acqua. In pratica? In pratica nessuno è certo della reale efficacia. | |
Accessori salvalenza: In analogia a quanto si fa in altre pesche si utilizzano sistemi per salvare la lenza. Ad esempio, utilizzando bombarde con grammature elevate si usa copiare il sistema del Surfcasting dello ShockLeader. In pratica si lega sulla parte terminale della nostra lenza un pezzo di lenza di diametro maggiore della lunghezza più o meno pari al doppio della lunghezza della nostra canna. In questo modo in fase di lancio la forza di strappo del lancio non rischierà di rompere la nostra lenza madre che di solito è di diametro sottile. Certo è che questo è un sistema che nei piccoli laghetti di pesca sportiva delle trote non serve in quanto le loro dimensioni non lo richiedono. IN questi casi è sufficiente adottare i seguenti sistemi. | ||
Molla di assorbimento | In pratica una sorta di gommino da interporre tra la bombarda ed il nodo di giunzione alla girella. In questo modo, ad ogni lancio la nostra bombarda invece di battere sul nodo batterà su questa sorta di guarnizione che preserverà il nodo e quindi la lenza. | |
Perline salvanodo | In alternativa al sistema detto sopra si possono usare le perline salvanodo. Queste perline non sono come la classiche perline in quanto su di un lato hanno un foro a semisfera il quale fa si che l'urto non incida sul nodo. Per il resto il sistema di utilizzo coincide con quanto detto sopra. | |
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La pesca della trota in laghetto
La pesca della trota in laghetto è sicuramente una delle tecniche di pesca maggiormente praticate dai pescatori di acque interne. Vuoi perchè i laghetti sono molto diffusi, vuoi perchè è una tecnica di pesca rilassante e non troppo impegnativa, vuoi anche perchè negli ultimi anni con l'introduzione di trote sempre di maggiore taglia (siamo arrivati a esemplari anche di 7 kg) è diventata una tecnica che attrae molti pescatori sportivi.
La pesca della trota in laghetto ormai nota come trotalago non deve però essere intesa come una unica tecnica di pesca. La pesca della trota in questi contesti può infatti essere praticata in modi diversi. Vediamo quali sono i principali.
Pesca da fermo
Questa è sicuramente la tecnica classica che prevede il posizionamento dell'esca in un determinato punto del lago e la successiva attesa.
Anche se è il sistema diciamo più semplice questo non significa che comporti delle insidie. Per cominciare occorre dire che questa tecnica si può differenziare in 2 principali tipologie:
A galla
Mediante l'utilizzo del classico galleggiante, piombato mediante una spallinata di piombi spaccati, oppure mediante un piombo a pera oppure ancora mediante un vetrino. Quello che occorre considerare e valutare con attenzione in questo caso è in primo luogo la distanza a cui collocheremo la piombatura rispetto al galleggiante. Questa determinerà la fascia d'acqua di stazionamento della nostra esca e, in base alla profondità del lago, può variare anche significativamente.
Un secondo aspetto è determinato dalla lunghezza del terminale. Infatti, dopo la piombatura scelta si colloca una girella (spesso tripla) cui andremo a collegare il nostro terminale. Anche questo potrà variare da pochi centimetri (10/20) fino a 60/70 cm e oltre. La decisione della lunghezza risiede nella nostra scelta. Occorre tenere presente che più lungo è il terminale e più tardi la trota avvertirà la resistenza del piombo ma allo stesso tempo più tardi noi percepiremo il movimento del galleggiante che prelude all'abboccata.
Sta a noi decidere, caso per caso, quale sistema adottare.
A fondo
La pesca a fondo da fermo nel trota lago può essere praticata con una semplice lenza con piombo a pera seguito da una girella, preceduta da una perlina salvanodo, su cui andremo a legare il nostro terminale. Per le considerazioni in ordine alla lunghezza del terminale vale quanto detto sopra.
La piombatura in questo tipo di assetto può anche essere sostituita da una bombarda. La bombarda non è però l'equivalente del piombo. Mentre il piombo è caratterizzato unicamente dal suo peso la bombarda oltre ad avere u suo peso specifico, che andremo a scegliere in base alla distanza a cui vogliamo lanciare e quindi posizionare la nostra esca, è caratterizzata da u coefficiente di galleggiabilità. Questo diventa il parametro più importante. In pratica la bombarda funziona come un galleggiante piombato solo che nel galleggiante piombato la piombatura non supera la soglia dell'affondamento del galleggiante stesso, mentre nella bombarda si. Per cui avremo bombarde che affondano di più e bombarde che affondano di meno. Anche tale fattore deve essere ponderato nel determinare l'assetto di pesca.
Nella pesca a fondo entra in gioco anche un ulteriore elemento: la pallina di polistirolo. Se non vogliamo che la nostra esca si vada a posizionare adagiandosi sul fondo, rischiando di essere poco visibile a seconda della conformazione del fondale stesso, si usa inserire una o due palline di polistirolo direttamente sul terminale. Questo corpo galleggiante farà si che la nostra esca si stacchi dal fondo e si muova liberamente in acqua a seconda della lunghezza del nostro terminale.
Striscio/Tremarella
Con questo termine vengono generalmente inclusi tutti i sistemi che prevedono la pesca non da fermo ma senza l'utilizzo di artificiali quali cucchiaini e minnow, in quel caso si parla di spinning. In pratica, quindi, utilizzando le stesse montature che abbiamo visto sopra andremo ad utilizzare non da fermo ma a recupero.
Il recupero può essere effettuato in vari modi:
- continuo: in pratica non ci fermiamo mai con la manovella del mulinello (non facciamo pause)
- alternato: il recupero viene intervallato da fasi di pausa
L'azione di pesca può essere ulteriormente arricchita da movimenti impressi alla vetta della canna mediante una veloce azione di polso (da cui "tremarella"). Per cui, in sintesi, possiamo recuperare in modo continuativo, veloce o lento o alternando, fare delle pause più o meno lunghe, imprimere un ulteriore movimento all'esca mediante a tremarella.
E' evidente che l'azione scelta dovrà essere valutata caso per caso.
A prescindere dalla tecnica che si vuole utilizzare nel trotalago è sempre fondamentale osservare con attenzione quello che accade intorno a noi, soprattutto se stiamo pescando in un lago per la prima volta e per tanto non conosciamo le abitudini delle trote in quel dato periodo.
Una cosa molto importante è infatti determinata dalle variazioni. A seconda del periodo dell'anno, della temperature dell'acqua, del grado di soleggiamento e dell'ora a cui ci accingiamo a pescare il comportamento delle trote può variare in modo significativo e dato, se come detto non abbiamo esperienze specifiche relative al lago nel quale stiamo pescando, diventa fondamentale osservare le catture degli altri pescatori e a mente farsi una casistica volta a capire quel sia il sistema migliore da attuare in quel momento. Tutto quanto detto tenendo presente che le condizioni variano durante la battuta di pesca per cui non è da escludere che ad esempio inizieremo la battuta di pesca a fermo per concluderla a striscio.
In questo sesto esempio vediamo una montatura con galleggiante all'inglese. Il galleggiante all'inglese lo dobbiamo preferire quando peschiamo a distanze rilevanti dalla sponda e in presenza di vento se vogliamo mantenere sul punto scelto la nostra esca. Questo sistema ci consente infatti di non risentire del vento. Il sistema corretto prevede l'utilizzo di un filo affondante e occorre tenere la punta della canna leggermente immersa nell'acqua. La configurazione del galleggiante, che tende a portare la lenza a circa 10-15 cm sotto il pelo dell'acqua, il filo affondante e la punta immersa faranno si che il nostro filo non vada in bando con il vento o con la leggere corrente che si crea sull'acqua.
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Pesca della trota nei laghetti sportivi - La ricerca
Nella pesca a recupero nei laghetti un'operazione fondamentale da effettuare a inizio battuta di pesca, ma anche durante la battuta in quanto i pesci possono cambiare il fondo di stazionamento, è la ricerca del loro posizionamento.
Come fare, semplice. Facciamo il primo lancio e contiamo ad esempio fino a 5 poi iniziamo a recuperare. a prescindere dall abombarda o dalla piombatura che stiamo utilizzando staremo sostando una determinata fascia d'acqua.
Fatto il primo tentativo se non ha dato esiti proseguiamo. Lanciamo e questa volta contiamo fino 10, ad esempio. E così via.
Ad un certo punto della nostra sequenza arriveremo ad incontrare lo stazionamento delle trote.
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La pesca della trota in laghetto
La pesca della trota in laghetto (spesso cave dismesse) è sicuramente una delle più praticate. Spesso raggiungere uno spot di pesca di nostro gradimento comporta uno spostamento lungo, faticoso ed oneroso e per non affrontare tutto ciò ma riuscire a fare una pescata si opta per il laghetto vicino casa.
Questi laghetti possono avere caratteristiche molto differenti. In primo luogo per il loro posizionamento geografico il quale incide significativamente sulle condizioni di pesca e sulle specie presenti. Questi laghetti sono popolati generalmente da carpe, pesci gatto, trote. Queste ultime hanno delle esigenze abbastanza particolari che mal si legano con le condizioni di molti di questi laghetti in particolari periodi dell'anno (estate).
Altri elementi significativi che differenziano questi laghetti sono la dimensione e la profondità. Alcuni di essi infatti sono estremamente piccoli, tanto da rendere una giornata di pesca quasi un incubo. Oppure possono presentare profondità molto diversificate. Generalmente si va dai 1/2 metri ai 5/6 metri.
Tutte queste variabili incidono significativamente sulle modalità di pesca da praticare e devono essere considerate se si vuole riuscire nella battuta di pesca.
Come in ogni altro tipo di pesca carpire informazioni da chi conosce bene il luogo è un passaggio fondamentale. E' noto però che i pescatori non sono molto propensi a divulgare i propri presunti segreti. Quando non si riesce ad acquisire queste informazioni da qualche pescatore la cosa migliore è recarsi il giorno prima sul luogo, osservare i pescatori e capire quale sistema di pesca scegliere.
Nel seguito cercheremo di descrivere in via generale le tecniche principali.
Attrezzatura
La pesca della trota in lago, visto anche la grande diffusione, ha visto negli ultimi anni una vera e propria esplosione di produzione di attrezzature specifiche. In particolare la produzione di canne ha visto lo svilupparsi di una sua articolazione che a volte sembra veramente eccessiva.
Possiamo dire che le canne da trota possono essere in via generale telescopiche o a 3 pezzi. Con una lunghezza tra i 2,7 ed i 3,5 metri e con un'azione compresa tra 1/2 grammi e 10/20 grammi. Ogni modello ha delle sue specifiche peculiarità che per essere comprese e soprattutto sfruttate al meglio richiedono una prova da parte dell'utente finale.
Attrezzarsi per la pesca in lago della trota non comporta necessariamente una obbligatoria dotazione di 10 o 20 canne come mi è capitato di vedere. Per passare una bella giornata di pesca in genere sono più che sufficiente 2 o 3 canne. Salvo ovviamente voler diventare dei professionisti della pesca della trota in lago o dei garisti.
Lenza
Le montature per la pesca della trota in lago variano, ovviamente, in base alla stagione di pesca, alle specifiche del lago in cui si pesca, al comportamento delle prede nel posto specifico (che può variare nell'arco della giornata e da giornata a giornata).
E' evidente quindi che saper leggere tutti questi fattori, interpretarli e tradurli nell'azione specifica di pesca è fondamentale per una buona riuscita delle nostre battute di pesca.
Detto ciò andiamo a vedere quali sono le principali montature.
Montatura con galleggiante
Questo tipo di montatura prevede l'uso del galleggiante.
La nostra montatura sarà composta, in sequenza, da: galleggiante, piombo o vetrino, perlina salvanodo, girella tripla, terminale, amo.
Vediamo nel dettaglio i singoli componenti
Galleggiante
Questo è generalmente specificatamente studiato per la pesca della trota e la sua differenza principale rispetto agli altri galleggianti è che ha il filo passante all'interno. Questa piccola accortezza ha il grande vantaggio di consentire una maggior durata della lenza. Nella pesca della trota in lago con il galleggiante, infatti, generalmente non si pesca "a fermo", bensì recuperando la nostra lenza. Questo comporta uno stress della lenza, soprattutto se non passante nel galleggiante. Da questo il suddetto accorgimento.
La forma generalmente è a pera, a goccia o tipo penna d'istrice. Il suo compito è di consentirci di lanciare l'esca in un punto voluto e di recuperarla, con un movimento costante e/o alternato e/o con tremarella. E' evidente che tale azione di pesca deve essere attuata solo quando le trote stazionano ad una certa profondità che corrisponde a quella che possiamo raggiungere con la nostra lenza. Tenuto conto infatti della lunghezza della canna e della lunghezza del terminale che in azione di recupero si dispone in orizzontale, potremo raggiungere profondità comprese tra 1 e 2 metri. Se le trote non stazionano in tale strato la nostra azione di pesca sarà vana.
Galleggiante per la pesca della trota in lago a pera | Galleggiante per la pesca della trota in lago | Galleggiante per la pesca della trota in lago | Galleggiante per la pesca della trota in lago | Galleggiante per la pesca della trota in lago |
Piombatura
Questa può essere effettuata con varie tipologie di pesi. I più utilizzati sono i piombi lunghi e fini, generalmente ricoperti di uno strato di gomma, ed i vetrini.
Piombi per la pesca della trota in lago a pera | Piombi per la pesca della trota in lago | Vetrino per la pesca della trota in lago |
Perlina o gommino salvanodo
Subito dopo il galleggiante e la piombatura inseriremo una perlina o gommino salvanodo. La sua funzione, come indica il nome, è di salvaguardare il nodo che andremo a fare sulla girella dalle battute della piombatura su di esso.
Salvanodo per la pesca della trota | Salvanodo per la pesca della trota in lago |
Girella tripla
La girella tripla, nonostante sia un accessorio molto piccolo e quindi superficialmente trascurabile, in realtà è un elemento fondamentale. Nella pesca della trota in lago, infatti, l'azione di pesca non è quasi mai statica, cioè a fermo. Il continuo lanciare e recuperare e il movimento specifico svolto dalle nostre esche che imprime una torsione alla lenza, comporta uno stress della lenza piuttosto significativo. Se aggiungiamo poi che generalmente le nostre lenze sono comprese in diametri tra lo 0.14 e lo 0.18 è facile intuire con quale facilità tali lenze possano stressarsi. La girella tripla, compensando tutte le torsioni che avvengono sulla nostra lenza evita lo stress sulla stessa e ne garantisce una maggiore durata. Evitando inoltre ingarbugliamenti vari. In via definitiva non deve mai mancare.
Girella tripla per la pesca della trota |
Terminale
Questo sarà costituito da circa 40/60 cm di 0.14/0.18 (a seconda della dimensione delle trote presenti) e dall'amo terminale.
Innesco
Siamo arrivati alla parte finale. Dobbiamo innescare. A questo punto molti riterranno che non ci siano problemi. Invece no. Questa operazione deve essere effettauta con estrema accortezza e consapevolezza. Innanzitutto occorre dire che vi sono varie possibilità di innesco. In prima istanza potremo avere un innesco solo "naturale", cioè solo con esca naturale (ad esempio camola), oppure misto (camola e artificiale siliconico), oppure ancora solo "artificiale" (solo esca artificiale siliconica. La casistica si potrebbe articolare ulteriormente con l'utilizzo delle paste. Ma limitiamoci a questo.
E' evidente che a seconda dell'azione di pesca che andremo ad effettuare dovremo scegliere un'esca adeguata. per semplificare possiamo dire che se la nostra azione prevede un recupero costante (cioè che mantiene l'esca sempre in movimento) è evidente che vanno bene inneschi con artificiali. Se la nostra azione prevede invece lunghe fasi di sosta nell'azione di recupero è evidente che in tali casi risulta preferibile l'utilizzo dell'esca naturale e del sistema combinato.
Innesco per la pesca della trota in lago
Naturale (solo camola) |
Innesco per la pesca della trota in lago
Misto (camola e artificiale siliconico) |
Di fondamentale importanza è la verifica dell'innesco. In tutti i casi sopra menzionati il nostro innesco dovrà essere effettuato in modo tale da imprimere una rotazione alla nostra esca in fase di recupero. Verificare quindi che tale azione avvenga in modo corretto immergendo l'esca e tirando la canna in modo tale da vedere come questa ruoti. Se non si comporta come dovuto recuperare e sistemare l'innesco. Questa operazione, che può sembrare un eccesso di pignoleria, risulta invece di fondamentale importanza.
Esca
Come detto sopra le nostre esche potranno essere naturali (camole, etc.) oppure artificiali (generalmente siliconiche) che riproducono le forme delle camole o possono avere conformazioni specifiche studiate per aumentare la rotazione in acqua, oppure dei misti.
Montatura con bombarda o piombo
Altro sistema di pesca, basato sempre su di un'azione che prevede il lancio ed il recupero dell'esca, è quello che prevede l'utilizzo di bombarde o piombi.
La montatura prevede, in sequenza: bombarda o piombo sulla lenza madre, perlina o gommino salvanodo, girella tripla, terminale e amo
Innanzitutto cerchiamo di stabilire quali sono le differenze. Le bombarde possono avere forme diverse (le quali si ripercuotono sulla modalità di affondamento e sul seguente comportamento in acqua in fase di recupero), piombature diverse (consentendoci quindi di raggiungere punti più o meno lontani in fase di lancio) e galleggiabilità diverse. La caratteristica principale della bombarda consiste infatti proprio nella sua galleggiabilità. In pratica la bombarda è come se fosse un galleggiante piombato che però invece di galleggiare (escluse le galleggianti) affonda. IL diverso grado di affondamento ne determina il comportamento in acqua. In pratica, ad esempio, potremmo avere una bombarda da 8 grammi che affonda 3. Ciò significa che una volta in acqua questa affonderà come se fosse un piombo di 3 grammi ma ci avrà consentito di lanciare con un peso di 8.
Il piombo invece varia le sue caratteristiche in base alla sua forma ed al suo peso. Vediamo alcuni modelli.
Bombarda per la pesca della trota | Bombarda per la pesca della trota in lago | Bombarda galleggiante per la pesca della trota in lago | Bombarda semi galleggiante per la pesca della trota in lago |
Piombo per la pesca della trota |
La caratteristica fondamentale dei piombi per la pesca della trota è che sono studiati per evitare incagli sul fondo.
Terminale
In questo caso il terminale avrà una lunghezza compresa tra 1 e 2 metri.
Lettura delle bollate
Nei laghetti le trote immesse possono avere dei comportamenti tali da far si che queste si raggruppino in determinate zone piuttosto che altre e che mostrino la loro presenza con quelle che vengono definite "bollate". Saper leggere queste manifestazioni e tradurle in una azione di pesca spesso può comportare una variazione significativa nel carniere.
In presenza di bollate si può lanciare poco oltre la bollata e recuperare la nostra esca nelle sue immediate vicinanze. Generalmente, se le trote sono in attività, l'abboccata è quasi certa.