La pesca della trota in laghetto
La pesca della trota in laghetto (spesso cave dismesse) è sicuramente una delle più praticate. Spesso raggiungere uno spot di pesca di nostro gradimento comporta uno spostamento lungo, faticoso ed oneroso e per non affrontare tutto ciò ma riuscire a fare una pescata si opta per il laghetto vicino casa.
Questi laghetti possono avere caratteristiche molto differenti. In primo luogo per il loro posizionamento geografico il quale incide significativamente sulle condizioni di pesca e sulle specie presenti. Questi laghetti sono popolati generalmente da carpe, pesci gatto, trote. Queste ultime hanno delle esigenze abbastanza particolari che mal si legano con le condizioni di molti di questi laghetti in particolari periodi dell'anno (estate).
Altri elementi significativi che differenziano questi laghetti sono la dimensione e la profondità. Alcuni di essi infatti sono estremamente piccoli, tanto da rendere una giornata di pesca quasi un incubo. Oppure possono presentare profondità molto diversificate. Generalmente si va dai 1/2 metri ai 5/6 metri.
Tutte queste variabili incidono significativamente sulle modalità di pesca da praticare e devono essere considerate se si vuole riuscire nella battuta di pesca.
Come in ogni altro tipo di pesca carpire informazioni da chi conosce bene il luogo è un passaggio fondamentale. E' noto però che i pescatori non sono molto propensi a divulgare i propri presunti segreti. Quando non si riesce ad acquisire queste informazioni da qualche pescatore la cosa migliore è recarsi il giorno prima sul luogo, osservare i pescatori e capire quale sistema di pesca scegliere.
Nel seguito cercheremo di descrivere in via generale le tecniche principali.
Attrezzatura
La pesca della trota in lago, visto anche la grande diffusione, ha visto negli ultimi anni una vera e propria esplosione di produzione di attrezzature specifiche. In particolare la produzione di canne ha visto lo svilupparsi di una sua articolazione che a volte sembra veramente eccessiva.
Possiamo dire che le canne da trota possono essere in via generale telescopiche o a 3 pezzi. Con una lunghezza tra i 2,7 ed i 3,5 metri e con un'azione compresa tra 1/2 grammi e 10/20 grammi. Ogni modello ha delle sue specifiche peculiarità che per essere comprese e soprattutto sfruttate al meglio richiedono una prova da parte dell'utente finale.
Attrezzarsi per la pesca in lago della trota non comporta necessariamente una obbligatoria dotazione di 10 o 20 canne come mi è capitato di vedere. Per passare una bella giornata di pesca in genere sono più che sufficiente 2 o 3 canne. Salvo ovviamente voler diventare dei professionisti della pesca della trota in lago o dei garisti.
Lenza
Le montature per la pesca della trota in lago variano, ovviamente, in base alla stagione di pesca, alle specifiche del lago in cui si pesca, al comportamento delle prede nel posto specifico (che può variare nell'arco della giornata e da giornata a giornata).
E' evidente quindi che saper leggere tutti questi fattori, interpretarli e tradurli nell'azione specifica di pesca è fondamentale per una buona riuscita delle nostre battute di pesca.
Detto ciò andiamo a vedere quali sono le principali montature.
Montatura con galleggiante
Questo tipo di montatura prevede l'uso del galleggiante.
La nostra montatura sarà composta, in sequenza, da: galleggiante, piombo o vetrino, perlina salvanodo, girella tripla, terminale, amo.
Vediamo nel dettaglio i singoli componenti
Galleggiante
Questo è generalmente specificatamente studiato per la pesca della trota e la sua differenza principale rispetto agli altri galleggianti è che ha il filo passante all'interno. Questa piccola accortezza ha il grande vantaggio di consentire una maggior durata della lenza. Nella pesca della trota in lago con il galleggiante, infatti, generalmente non si pesca "a fermo", bensì recuperando la nostra lenza. Questo comporta uno stress della lenza, soprattutto se non passante nel galleggiante. Da questo il suddetto accorgimento.
La forma generalmente è a pera, a goccia o tipo penna d'istrice. Il suo compito è di consentirci di lanciare l'esca in un punto voluto e di recuperarla, con un movimento costante e/o alternato e/o con tremarella. E' evidente che tale azione di pesca deve essere attuata solo quando le trote stazionano ad una certa profondità che corrisponde a quella che possiamo raggiungere con la nostra lenza. Tenuto conto infatti della lunghezza della canna e della lunghezza del terminale che in azione di recupero si dispone in orizzontale, potremo raggiungere profondità comprese tra 1 e 2 metri. Se le trote non stazionano in tale strato la nostra azione di pesca sarà vana.
Galleggiante per la pesca della trota in lago a pera | Galleggiante per la pesca della trota in lago | Galleggiante per la pesca della trota in lago | Galleggiante per la pesca della trota in lago | Galleggiante per la pesca della trota in lago |
Piombatura
Questa può essere effettuata con varie tipologie di pesi. I più utilizzati sono i piombi lunghi e fini, generalmente ricoperti di uno strato di gomma, ed i vetrini.
Piombi per la pesca della trota in lago a pera | Piombi per la pesca della trota in lago | Vetrino per la pesca della trota in lago |
Perlina o gommino salvanodo
Subito dopo il galleggiante e la piombatura inseriremo una perlina o gommino salvanodo. La sua funzione, come indica il nome, è di salvaguardare il nodo che andremo a fare sulla girella dalle battute della piombatura su di esso.
Salvanodo per la pesca della trota | Salvanodo per la pesca della trota in lago |
Girella tripla
La girella tripla, nonostante sia un accessorio molto piccolo e quindi superficialmente trascurabile, in realtà è un elemento fondamentale. Nella pesca della trota in lago, infatti, l'azione di pesca non è quasi mai statica, cioè a fermo. Il continuo lanciare e recuperare e il movimento specifico svolto dalle nostre esche che imprime una torsione alla lenza, comporta uno stress della lenza piuttosto significativo. Se aggiungiamo poi che generalmente le nostre lenze sono comprese in diametri tra lo 0.14 e lo 0.18 è facile intuire con quale facilità tali lenze possano stressarsi. La girella tripla, compensando tutte le torsioni che avvengono sulla nostra lenza evita lo stress sulla stessa e ne garantisce una maggiore durata. Evitando inoltre ingarbugliamenti vari. In via definitiva non deve mai mancare.
Girella tripla per la pesca della trota |
Terminale
Questo sarà costituito da circa 40/60 cm di 0.14/0.18 (a seconda della dimensione delle trote presenti) e dall'amo terminale.
Innesco
Siamo arrivati alla parte finale. Dobbiamo innescare. A questo punto molti riterranno che non ci siano problemi. Invece no. Questa operazione deve essere effettauta con estrema accortezza e consapevolezza. Innanzitutto occorre dire che vi sono varie possibilità di innesco. In prima istanza potremo avere un innesco solo "naturale", cioè solo con esca naturale (ad esempio camola), oppure misto (camola e artificiale siliconico), oppure ancora solo "artificiale" (solo esca artificiale siliconica. La casistica si potrebbe articolare ulteriormente con l'utilizzo delle paste. Ma limitiamoci a questo.
E' evidente che a seconda dell'azione di pesca che andremo ad effettuare dovremo scegliere un'esca adeguata. per semplificare possiamo dire che se la nostra azione prevede un recupero costante (cioè che mantiene l'esca sempre in movimento) è evidente che vanno bene inneschi con artificiali. Se la nostra azione prevede invece lunghe fasi di sosta nell'azione di recupero è evidente che in tali casi risulta preferibile l'utilizzo dell'esca naturale e del sistema combinato.
Innesco per la pesca della trota in lago
Naturale (solo camola) |
Innesco per la pesca della trota in lago
Misto (camola e artificiale siliconico) |
Di fondamentale importanza è la verifica dell'innesco. In tutti i casi sopra menzionati il nostro innesco dovrà essere effettuato in modo tale da imprimere una rotazione alla nostra esca in fase di recupero. Verificare quindi che tale azione avvenga in modo corretto immergendo l'esca e tirando la canna in modo tale da vedere come questa ruoti. Se non si comporta come dovuto recuperare e sistemare l'innesco. Questa operazione, che può sembrare un eccesso di pignoleria, risulta invece di fondamentale importanza.
Esca
Come detto sopra le nostre esche potranno essere naturali (camole, etc.) oppure artificiali (generalmente siliconiche) che riproducono le forme delle camole o possono avere conformazioni specifiche studiate per aumentare la rotazione in acqua, oppure dei misti.
Montatura con bombarda o piombo
Altro sistema di pesca, basato sempre su di un'azione che prevede il lancio ed il recupero dell'esca, è quello che prevede l'utilizzo di bombarde o piombi.
La montatura prevede, in sequenza: bombarda o piombo sulla lenza madre, perlina o gommino salvanodo, girella tripla, terminale e amo
Innanzitutto cerchiamo di stabilire quali sono le differenze. Le bombarde possono avere forme diverse (le quali si ripercuotono sulla modalità di affondamento e sul seguente comportamento in acqua in fase di recupero), piombature diverse (consentendoci quindi di raggiungere punti più o meno lontani in fase di lancio) e galleggiabilità diverse. La caratteristica principale della bombarda consiste infatti proprio nella sua galleggiabilità. In pratica la bombarda è come se fosse un galleggiante piombato che però invece di galleggiare (escluse le galleggianti) affonda. IL diverso grado di affondamento ne determina il comportamento in acqua. In pratica, ad esempio, potremmo avere una bombarda da 8 grammi che affonda 3. Ciò significa che una volta in acqua questa affonderà come se fosse un piombo di 3 grammi ma ci avrà consentito di lanciare con un peso di 8.
Il piombo invece varia le sue caratteristiche in base alla sua forma ed al suo peso. Vediamo alcuni modelli.
Bombarda per la pesca della trota | Bombarda per la pesca della trota in lago | Bombarda galleggiante per la pesca della trota in lago | Bombarda semi galleggiante per la pesca della trota in lago |
Piombo per la pesca della trota |
La caratteristica fondamentale dei piombi per la pesca della trota è che sono studiati per evitare incagli sul fondo.
Terminale
In questo caso il terminale avrà una lunghezza compresa tra 1 e 2 metri.
Lettura delle bollate
Nei laghetti le trote immesse possono avere dei comportamenti tali da far si che queste si raggruppino in determinate zone piuttosto che altre e che mostrino la loro presenza con quelle che vengono definite "bollate". Saper leggere queste manifestazioni e tradurle in una azione di pesca spesso può comportare una variazione significativa nel carniere.
In presenza di bollate si può lanciare poco oltre la bollata e recuperare la nostra esca nelle sue immediate vicinanze. Generalmente, se le trote sono in attività, l'abboccata è quasi certa.