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Boat Table - Tavolo personalizzato con cementite e finitura in resina epossidica
Un altro esempio di realizzazione d un tavolo per barca personalizzato. La procedura è abbastanza semplice. Dopo una prima levigatura iniziale sono state date 2 mani di cementite per ottenere un supporto liscio e omogeneo. Successivamente il tavolo è stato verniciato con bomboletta spray. Una volta asciugato è stata creata una maschera per la colorazione del disegno scelto. Una volta completato è stato trattato tutto con resina epossidica da a pennello.
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Tavolo per barca
Partendo da una foto di un tatuaggio, si proprio cosi di un tatuaggio, ho ricostruito il vettoriale e poi creato 2 lavori, il primo è un talo per barca ed il secondo un piccolo portachiavi. Per quanto riguarda la vettorializzazione del tatuaggio non mi dilungo, ci sono sul canale tanti video per vedere come fare. Vi descrivo invece di seguito alcune delle operazioni effettuate.
Per prima cosa l'incisione della tavola. Per questa operazione ho dovuto fare delle prove per verificare quanto potevo spingermi nella riduzione dei tagli con il legno scelto. I legni non sono infatti tutti uguali e spesso il dettaglio ottenibile in fase di lavorazione con un legno non è oi ottenibile con un altra tipologia di essenza.
Per evitare una lunga lavorazione di scavatura del legno ho preferito in questo caso creare la tasca a posteriori. In pratica invece di far scavare la tasca alla cnc ho ricreato io dopo le cornici. In questo modo ho evitato la lunga lavorazione a macchina.
Successivamente ho dato una mano di impregnante per conferire al legno il colore voluto ed ho colato nell'incisione la resina epossidica del colore voluto.
Una volta ultimato ho ricoperto tutto il piano di resina epossidica trasparente.
Nel secondo progetto invece di far scavare il logo l'ho fatto in rilievo. In questo caso non sono state necessarie particolari accortezze di lavorazione. Il legno di iroko l'ho utilizzato per molti progetti ed ormai ne conosco bene le possibilità di utilizzo.
Il pezzo dopo la lavorazione a cnc
Il pezzo pulito. Notare che non è stato necessario scartavetrare (anche perchè sarebbe stato piuttosto difficile farlo viste le dimensioni). Il pezzo è uscito perfettamente pulito dalla lavorazione a cnc. Questo è uno dei vantaggi nell'utilizzare l'iroko.
In questo ultimo esempio mi sono voluto divertire con il 3d. Mentre la prima lavorazione è una 2.5d (in pratica un tridimensionale ottenibile da una figura geometrica bidimensionale), nella seconda in figura ho lavorato in 3d la profilatura per ottenere una sorta di effetto "consumato" dei bordi.
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Tavolo da barca in resina epossidica
Le lavorazioni con cnc tenuto conto delle strategie chei vari software ci mettono a disposizione posso portarci alla creazione di oggetti veramente diversificati. Per questo progetto ho voluto testare le possibilità del v-carve. Il v-carve è una tipologia di lavorazione che alcuni software ci mettono a disposizione per creare intarsi con frese v-bit, cioè frese che hanno la punta ad angolo.
In una prima fase ho voluto fare delle prove in piccolo su mdf in quanto avevo in mente di combinare la lavorazione v-carve con il sistema utilizzato nelle colorazioni ad aerografo di mascheratura per facilitare la fase di colorazione.
In questa prima immagine vediamo una fase di lavorazione del pezzo in mdf. Anche se piccolo si possono cominciare a vedere i solchi che si vengono a creare con questo sistema.
Questo è il risultato finale della lavorazione. Il disegno sottoposto a lavorazione ha dei dettagli molto piccoli per cui alcune parti non sono perfettamente evidenti però il test è andato a buon fine. Quello che mi interessava era semplicemente sperimentare per cercare di capire se il sistema poteva essere utilizzato e quali sarebbero stati gli effetti grafici finali.
Terminata la lavorazione sono passato alla colorazione. Come detto sopra prima di sottoporre a lavorazione in macchina il pezzo ho ricoperto lo stesso con un foglio adesivo trasparente. IN questo modo durante la lavorazione la macchina mentre intagliava il legno creava contemporaneamente la maschera per la successiva colorazione. La verifica che volevo fare era infatti direzionata al risultato finale della colorazione. IN pratica dato che il legno tende ad assorbire non colorando ad aerografo erra possibile che, non miscelando il colore nella giusta consistenza il legno tendesse ad assorbire annullando la delineazione perfetta dei contorni.
Terminata la colorazione sono andato a rimuovere la mascheratura per verificare il risultato finale. La mascheratura e la densità del colore hanno funzionato. IN pratica la colorazione è venuta uniforme e il legno non ha assorbito sui bordi il colore modificandoli. Il tentativo è andato bene per cui il sistema funziona e può a questo punto essere utilizzato per il progetto definitivo.
Andato a buon fine il test sono passato al progetto definitiivo. In questo caso quindi il supporto da mdf è diventato multistrato e, avendo aumentato le dimensioni ho dovuto aumentare anche lo spessore del pezzo da mettere in macchina. Una caratteristica delle lavorazioni v-carve infatti consiste proprio nel fatto che il software mentre elabora le varie aree da lavorare in base alla dimensione delle stesse e della fresa andrà a determinare in modo automatico la profondità finale della lavorazione che ovviamente in questo caso sarà maggiore rispetto alla lavorazione precedente.
In questo dettaglio possiamo notare come le profondità di passata siano notevolmente aumentate creando dei solchi molto profondi.
Qui vediamo ancora meglio la profondità di passata. Durante la realizzazione del progetto, una volta vista la resa grafica derivante dalle linee orizzontali del multistrato ho voluto realizzare qualcosa di diverso, cioè che non era stato preventivato in fase di ideazione. Del resto il bello di fare queste cose è proprio questo. Mentre le si realizza ci possono venire nuovi spunti e nuove idee.
Quindi, mentre osservavo la lavorazione mi è venuta l'idea di utilizzare l'effetto grafico che veniva a generarsi dallo stesso legno intagliato. Ricordo che l'idea iniziale prevedeva l'uso di una maschera per andare poi a colorare tutto l'incavo. In questo modo però l'effetto grafico del legno viene a perdersi e quello che volevo era invece renderlo evidente.
Allora ho deciso di rinunciare alla colorazione e di procedere con la colata in resina preventivamente colorata. Ricordo che la resina colorata nel giusto grado, mostra il colore pur rimanendo trasparente. Inoltre, la resina colorata tende ad apparire trasparente nella parti di spessore sottile mentre a mostrare maggiormente il colore nelle parti di spessore maggiore. Data la variazione di profondità di taglio generata dal v-carve ho pensato che l'effetto finale poteva essere molto interessante. Quindi ho provato ed in effetti la mia intuizione era corretta. Le variazioni di profondità generano una serie di colorazioni sfumate che rendono l'effetto complessivo molto interessante e con il quale si possono andare a realizzare progetti divertenti e graficamente accattivanti.
Fatta la prova però non ho voluto desistere dal creare anche il progetto così come era stato inizialmente pensato. Quindi ho sottoposto a lavorazione un altro pezzo di multistrato e ho proceduto come prefissato. Quindi ho installato sul pezzo un foglio adesivo trasparente, ho lavorato il pezzo in macchina, l'ho colorato e poi, una volta asciutto, rimosso la maschera e colato la resina.
Per la procedura completa potete seguire il video.