Traina con il vivo: Terminali

La pesca a traina con il vivo è una delle pesche più entusiasmanti, almeno a mio parere. Pescando con la canna quasi sempre in mano a causa delle continue necessità di assestamento del piombo guardiano sul fondale è una pesca dinamica che ci costringe ad essere sempre concentrati su quello che stiamo facendo soprattutto pescando su fondali con batimetriche molto variabili e con più di una canna. In questo articolo andiamo a vedere la costruzione della lenza per la traina con il vivo.

Cominciamo con questo primo schema. Come possiamo vedere avremo una lenza madre in multifibra sulla quale andiamo a legare un pre-terminale in fluorocarbon. Nella traina con il vivo quando si esegue la giunzione del multifibra con il fluorocarbon si esegue il classico nodo PR (quello con il rotoknoter) oppure il nodo Fg. In entrambe in casi quando arriveremo alla chiusura del nodo andremo a creare una piccola asola, mediante alcuni mezzi colli, che diventerà il punto di aggancio del piombo guardiano. Dopo il pre-terminale avremo generalmente una girella per la giunzione del terminale vero e proprio. Alcuni preferiscono la girella, e quindi la giunzione del terminale avverrà con un nodo. Altri preferiscono la girella con moschettone in modo da avere poter cambiare il terminale, che sarà montato con una girella, in modo rapido. Per quanto riguarda l'azione di pesca poco importa, è più che altro una scelta personale. Senza moschettone, dovendo fare il nodo, si perdono pochi minuti di pesca per cui poco significativo. Il terminale è generalmente costruito nel modo classico, quindi con 2 ami, di cui uno trainate (cioè quello che trascina la nostra esca) e l'altro ferrante (cioè quello che allama il pesce). Questo non significa che il trainante non venga ingoiato dalla nostra preda, dipende molto dalla distanza tra i due e dalla preda specifica che stiamo insidiando. Non dimentichiamoci infatti che ogni pesce ha un suo specifico modo di attaccare le sue prede.

TRAINA CON IL VIVO - TERMINALE
TRAINA CON IL VIVO - TERMINALE - SCHEMA 01

 Andiamo a vedere di seguito cosa accade quando pratichiamo questa pesca. Premesso che l'utilizzo del piombo guardiano è finalizzato a mantenere la nostra esca esattamente rasente il fondale. Le prede che si insidiano con questa tecnica di pesca sono infatti prede che cacciano le loro prede negli anfratti dei fondali, tra le rocce e le buche. Pertanto se la nostra esca non sarà sempre posizionata rasente o quanto meno in prossimità del fondale non è detto che riesca ad ottenere il risultato voluto. A seconda della profondità a cui peschiamo e della velocità di traina (che comunque non sarà mai superiore a 1-1,5 nodi) il nostro piombo dovrà pertanto consentirci di mantere questa posizione. Ma questo , non basta ancora. I fondali su cui andremo a praticare questa pesca, come detto sopra non sono, per definizione, "pianeggianti". Saranno intervallati da buche, cambi di batimetrica, presenza di massi rocciosi più o meno grandi e questo, ovviamente, si ripercuote sull'assetto di pesca. Cosa significa? Significa che dovremo imparare a leggere cosa ci dice il nostro guardiano. Il nostro piombo. E' lui infatti che ci comunica come stiamo pescando. In pratica, che fa la guardia. Noi però non ci dobbiamo dimenticare di controllare continuamente cosa ci dice. E' vero in soccorso ci viene anche l'ecoscandaglio il quale, fornendoci una lettura del fondale prima che la nostra canna sii trvi in quella posizione, in pratica ci avverte di cosa sta per accadere.

Nello schema seguente, ad esempio, guardando il fondale io dovrei sapere che a breve dovrò prendere la canna e in un primo momento recuperare lenza per superare il dosso su cui sta per passare la mia esca e subito dopo calare lenza in modo tale da far scendere la lenza nella buca che si crea subito dopo. A dirlo però è più semplice che a farlo. Sincronizzare tutto questo con l'andamento del fondale e con i metri da calare non è semplice. Per fortuna c'è il nostro guardiano. Anche senza ecoscandaglio infatti, se ci siamo dotati un'attrezzatura adeguata ed in particolare di una canna con vetta adeguata al nostro piombo e che quindi ci consenta di leggere, tramite il piombo, quello che accade sul fondo non avremo problemi.

Traina con il vivo - Assetto piombo guardiano
Traina con il vivo - Assetto piombo guardiano

 Non compiendo tutte le operazioni descritte sopra, in pratica, ci potremmo ritrovare nella condizione raffigurata nello schema seguente. In sintesi, pensiamo di essere in pesca sul fondo ed invece abbiamo l anostra esca che si muovo staccata dal fondo e che quindi non sarà, nella maggior parte dei casi, considerata dalle nostre prede.

Traina con il vivo - Assetto piombo guardiano
Traina con il vivo - Assetto piombo guardiano

 Eseguendo invece le operazioni sopra descritte ci troveremo nella condizione rappresentata nella seguente figura. Quindi perfettamente in pesca nonostante i cambi di batimetrica. Ecco perchè questa pesca è diciamo "dinamica". Non che le altre non lo siano, ma questa lo è in modo particolare. Ed ecco anche perchè in questo tipo di pesca non si può essere approssimativi. In altre tecniche di pesca anche se non disponiamo dell'attrezzo specificatamente pensato per quel tipo di pesca riusceremo probabilmente a portare a casa il risultato, in questo tipo di pesca la canna diviene particolarmente rilevante per una buona riuscita.

Traina con il vivo - Assetto piombo guardiano
Traina con il vivo - Assetto piombo guardiano

 Quanto abbiamo detto sopra in ordine alla lettura del fondale ed alle modifiche di assetto da apportare all'azione di pesca lo andiamo ora a correlare con lo schema seguente. Riuscendo a tenere la nostra esca nel cono di lettura del nostro eco potremo avere sicuramente un'azione di pesca precisa ma per poter ottenere questo risultato generalmente non è sufficiente l'utilizzo del piombo guardiano, occorre ricorrere a sistemi di affondamento diaciamo più pesanti (la cosiddetta palla di cannone, etc.). Non disponendo di tali sistemi e volendo ottenere il risultato in figura possiamo però agire anche su di un altro fattore: la velocità di traina. Pescando a traina con il vivo, soprattutto per alcuni predatori, la velocità di traina è importante per mantenere la nostra esca attraente. Questo però no significa che riducendo la velocità la nostra esca non sia di interesse. Una tecnica molto utilizzata è in pratica la traina con il vivo a "scarroccio", per cui senza motore. Chiaramente questa può essere pratica solo in determinate condizioni (in assenza di vento totale e scarroccio zero non avrebbe molto senso).

Traina con il vivo - Assetto piombo guardiano
Traina con il vivo - Assetto piombo guardiano

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