La pesca della seppia
NOTE GENERALI
Sicuramente non è un tipo di pesca entusiasmante ma, considerato il periodo in cui si pratica (e quindi le non molte opzioni a disposizione) e tenuto conto del fatto che, se si incappa nella giornata giusta, è possibile catturarne anche molti pezzi in una battura di pesca, diciamo che ha il suo fascino. Inoltre, non da ultimo, occorre considerare la qualità del pescato una volta messo a tavola!
Oltre quanto sopra detto, occorre ricordare che la seppia è anche esca eccellente per praticare alcuni tipi di traina, pertanto, se si vuole praticarla, è necessario catturarle.
PREDE
Seppia (ma valida anche per polipo e calamaro)
TECNICA
Da preferire sono i fondali sabbiosi o fangosi compresi tra i -5 ed i -20 metri, mare calmo con acqua limpida ed una leggero vento che innnesca un leggero scarroccio sono le condizioni ottimali. Lo scarroccio infatti sopperisce al fatto che le seppie non sono gregarie, pertanto mediante esso si attua una continua ricerca sulla zona di pesca.
In presenza di scarroccio eccessivo si può calare l'ancora galleggiante in modo tale da rallentarlo.
Per quanto riguarda gli orari non ve ne sono di preferenziali per cui è possibile praticare questo tipo di pesca durante l'arco di tutta la giornata.
PERIODO
Novembre-Dicembre sono i mesi ottimali. Poco prima e poco dopo i mesi in cui si può continuare a tentare.
ESCHE
Artificali imitazioni di calamari. Ne esistono di vari tipi e colori. Le combinazioni di colori che offrono maggiori risultati variano da luogo a luogo.
ATTREZZATURA
Canne
Possono essere utilizzate anche le canne da bolentino se con grammatura d'azione non troppo elevata in quanto il cimino deve garantire una certa sensibilità. Da preferire quelle appositamente realizzate. La lunghezza da preferire è tra i 2 - 2.5 metri.
Mulinelli
E' più che sufficiente un mulinello a bobina fissa di misura 3000
Lenza madre
Lenza madre in multifibra del 0.10/0.15 e terminale in fluorocarbon del 0.25/0.35
Lenza
La lenza non è particolarmente articolata. Possiamo identificare 2 principali tipologie di terminali.
1. Terminale con piombo fisso
2. Terminale con piombo scorrevole
Ai braccioli possono essere aggiunte perline fosforescenti
AZIONE DI PESCA
1. individuazione dello spot di pesca
Generalmente sotto costa su fondali compresi tra i 8-10 e i 20 metri. L'esperienza e la conoscenza specifica dei luoghi sono elemento fondamentale. A volte capita, può dipendere dalle giornate o dai luoghi specifici, che accostino di più o di meno. Fondamentale pertanto risulta la ricerca della batimetrica in cui stazionano per poi proseguire l'azione di pesca su quelle profondità.
2. posizionamento della barca
La cosa migliore è disporre il fianco della barca in direzione uguale e contraria alla direzione della corrente presente. Vedi figura sotto.
3. Calata delle lenze
E' possibile pescare anche con più canne, in quandto in presenza di scarroccio lo stesso provvederà a far muovere l'esca, animandola. Oviiamente però è preferibile pescare con una canna in modo da controllare il movimento dell'esca.
Man mano che la barca scarrocia dare filo e richiamare la lenza a piccoli stratti, senza riportare l'esca sotto la barca, fino ad averla portata sul fondo. A questo punto iniziare a recuperare alternando piccoli strappi. recuperato fin sotto la barca, ricominciare con la calata.
4. Abboccata
In verità non è propriamente una toccata in quanto la seppia si posa sull'esca. Quando ciò avviene, il cimino flette in modo deciso. A questo punto non si deve ferrare ma iniziare a recuperare in modo costante, evidando strattoni e cali di tensione nella lenza.
5. Coppo
Questo è il momento cruciale in quanto è proprio quando la seppia raggiunge il pelo dell'acqua che c'è il rischio che molli la presa sull'esca. Per cui attenzione. Importante avere un coppo leggero e lungo che consenta di salpare la preda appena raggiunge il pelo dell'acqua (generalmente è a quel punto che potrebbe tentare di mollare la presa).